«Accio» Benassi di Latina, dodici anni, un ragazzo intelligente e ribelle, mal compreso in famiglia, un poco triste ma con la voglia di vivere che gli esce da tutti i pori, negli anni Sessanta cosa fa? Scappa, lascia la scuola, viaggia in autostop, si mette a far politica. E' nato in una «città del Duce», e l'iscrizione al Movimento sociale pare quasi «obbligata». La politica diventa per lui una una nuova «casa» da abitare, il luogo della vita sociale e dell'impegno civile. Con l'avvicinarsi del '68, viene espulso dal partito per aver manifestato contro la guerra in Vietnam, quindi entra nel Movimento Studentesco e diventa maoista.»
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